Il progetto CLOVER prevede n.5 azioni di informazione e diffusione delle conoscenze tra gli agricoltori e i tecnici di settore relative e n. 5 azioni dimostrative da svolgere nelle aree di pertinenza di aziende agricole inserite all’interno della Rete Natura 2000.
Le azioni informative riguardano le seguenti tematiche:
– Specie e habitat di interesse comunitario presenti in zone umide in ambito agricolo, con particolare riferimento alle aree risicole e foraggiere (marcite o prati umidi da sfalcio)
– Strategie di marketing per la valorizzazione delle aziende agricole operanti all’interno della Rete Natura 2000
– Opportunità di finanziamento per agricoltori che operano all’interno della Rete Natura 2000
– Legislazione europea, nazionale e regionale in materia di tutela della biodiversità
– Azioni previste dai Piani di Gestione della Rete Natura 2000 in ambito agricolo
– Servizi ecosistemici svolti dalle aree protette, dalle specie e dagli habitat di interesse comunitario
Le azioni dimostrative riguardano le seguenti tematiche:
– gestione della rete irrigua minore per garantire l’attività produttiva delle aziende agricole (es: pulizia della testa e delle aste di fontanili, sfalcio selettivo dei canali minori), conciliandosi con la crescita e la sopravvivenza di specie e habitat di interesse conservazionistico
– realizzazione di buone pratiche volte al mantenimento in coltura (es. in risaia, canali di irrigazione, prati umidi) di piante di interesse comunitario, quali Marsilea quadrifolia, Lindernia procumbens e Isoëtes malinverniana. Queste specie selvatiche, già presenti presso le aziende o da coltivare in azienda durante le azioni dimostrative, verranno gestite nelle risaie e nei prati umidi, seguendo i giusti ritmi e le tecniche colturali del riso o delle specie foraggere, senza diminuire le rese del prodotto agronomico.
– valorizzazione economica e di immagine dei prodotti (diretti, come ad esempio il riso, o indiretti, come carne e latte) realizzati da aziende che operano all’interno della Rete Natura 2000, utilizzando buone pratiche gestionali sostenibili che consentano la coesistenza di attività produttive e la sopravvivenza di specie vegetali e habitat di interesse conservazionistico (es: valorizzazione di filiera fieno/latte/carne in zone rete Natura 2000 e contemporanea salvaguardia, attraverso buone pratiche gestionali, di habitat e specie di interesse comunitario).